sabato 30 aprile 2011

Parola di vita: Fede di Abramo part, II

Parola di vita

Romani 4:24-25: “Noi crediamo in сolui che ha risuscitato dai morti Gesù
nostro Signore, il quale è stato consegnato alla morte per i nostri peccati
ed è risorto per la nostra giustificazione”


Su che cosa si pone l’accento?

L’accento è posto sulla risurrezione. È detto che il Padre ha risuscitato Gesù dai morti e allo stesso tempo è detto che Gesù stesso è risorto con la Sua potenza. Gesù disse: “Io e il Padre siamo una cosa sola” (Gv. 10, 30). Gesù ha la stessa la Divinità del Padre. La stessa Divinità ha anche lo Spirito Santo. Nella Lettera ai Romani (8, 11) leggiamo: “E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi”. Qui ricordiamo la verità che la risurrezione è l’opera di tutta la Santissima Trinità – del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Questi tre sono uno, un solo Dio in tre persone - Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo. Risurrezione è il segno della potenza di Dio. Dio nella Sua onnipotenza ha creato l’universo, milioni di galassie e miliardi di stelle. Tutto questo Lui tiene in esistenza. Ha creato anche il nostro pianeta. Egli è il Signore e Legislatore. Egli può intervenire nella legge naturale e tale eccezione si chiama miracolo. Gesù compì miracoli non per causare la sensazione, ma per affermare che Egli è Dio, dal momento che la nostra salvezza dipende dalla nostra fede in Lui. La più forte conferma della Divinità di Gesù è la Sua risurrezione in forza della Sua Divinità. Allo stesso tempo, è vero che è stato risuscitato in virtù della potenza divina del Padre e dello Spirito Santo.
La Sua morte e risurrezione ci giustificano. La condizione per essere giustificati da parte nostra è la fede, di cui parla tutto il capitolo quarto della lettera ai Romani.
La Parola di vita comincia con le parole: “Noi crediamo in colui che...”. Nella Parola di vita precedente ci è stato dato come l’esempio Abramo, che credette a Dio, e questa fede gli fu accreditata come giustizia. Il quarto capitolo spiega, inoltre, che questo non è stato scritto solo di lui, ma che anche noi siamo giustificati da questa fede nel vero Dio che ha risuscitato Cristo.

Il collegamento con altri versi: Rm. 4, 17. 22

Applicazione pratica:

L’esempio per noi è la fede di Abramo che credette in Dio onnipotente. Nella preghiera, almeno per un minuto entra nella presenza di Dio dove sei cosciente che Egli ti vede. Dà a Lui tutti i tuoi peccati. Renditi conto che Egli ha creato l’universo e tutta la terra. Confessa che Gesù è morto per i tuoi peccati e che Egli ora ti giustifica. Confessa la tua fede che Gesù è veramente risorto dai morti, perché Egli è Dio.

Cristo è risorto! È veramente risorto!