In questo momento storico si rivolge a ciascuno di voi personalmente
il Patriarcato Cattolico Bizantino. Vogliamo aiutarvi a fare una vera
diagnosi e prognosi della situazione attuale e mostrare la soluzione di
Dio per ciascuno di voi. Crediamo che la maggior parte di voi desidera
sinceramente servire Dio e salvare la propria anima e le anime a voi
affidate.
Cinquant’anni fa ha avuto inizio il Concilio Vaticano II con lo slogan “aggiornamento”.
Durante il Concilio e nel periodo posteriore l’accento è stato posto
sulla riforma liturgica e spazio liturgico. Ultima e apparentemente
insignificante dichiarazione finale del Concilio sotto il titolo “Nostra aetate” conteneva la formulazione circa il rispetto delle religioni pagane e cosiddetti raggi di verità in queste religioni. Questo punto, apparentemente banale, divenne ben presto il centro del pensiero postconciliare che ha
formato l’opinione pubblica secondo quale il sacrificio redentore di
Cristo sulla croce e la venerazione dei demoni pagani sarebbero vie
equivalenti della salvezza.
Durante il Concilio si sono
incontrati i rappresentanti di due correnti principali della Chiesa
cattolica che si chiamavano i progressisti e i conservatori. Il Concilio
ha aperto la strada ai cosiddetti progressisti, cioè alle persone
aperte al mondo, cosiddetto aggiornamento. Questo non significa
che i conservatori ortodossi erano in grado di diventare portatori di
una vera riforma della Chiesa. Dietro la loro ortodossia c’era spesso
rigidità, fariseismo e avidità di una carriera personale. Loro si
basavano sulla lettera della legge e spegnevano lo Spirito di Dio
proprio come loro avversari. Sante personalità, come San Carlo Borromeo o
San Pio X, non si sono trovati in mezzo a loro. Il Concilio, pertanto,
non ho aperto la porta al rinnovamento basato su un autentico pentimento
e ritorno alle radici sane della Chiesa primitiva. “Catechismo olandese”
è diventato bestseller subito dopo il Concilio. In tutti i seminari si è
diffuso massicciamente il metodo storico-critico. In primo luogo esso è
penetrato in studi biblici e in seguito in tutte le sfere di teologia.
Come ha riconosciuto il cardinale Ratzinger, agli uffici di vescovi
sceglievano esclusivamente i sacerdoti che erano aperti allo spirito del
mondo. Cinquant’anni dopo tutto questo ha portato il frutto di totale
apostasia dalle verità fondamentali del cristianesimo. Infine, si è
arrivati all’espulsione dello Spirito Santo dalla Chiesa cattolica! È la realtà veritiera che attualmente su tutta la Chiesa cattolica grava la maledizione di Dio – l’anatema (Gal. 1, 8-9).
Questa maledizione progrediva già molto prima del raggiungimento del
suo momento culminante – la falsa beatificazione. Il suo sintomo sono
gli scandali di omosessualità e di pedofilia tra il clero che hanno
avuto luogo in America, attraverso l’Irlanda fino all’Australia. A causa
di queste tenebrose e nascoste faccende la Chiesa tace perfidamente
alla promozione aggressiva di ideologia dell’omosessualità che è la
ribellione contro Dio nel mondo. Si tratta qui della distruzione di
tutti i valori morali, spirituali e cristiani.
L’ideologia di omosessualità è collegata con il sistema di
cosiddetta giustizia minorile che sottrae i figli da famiglie buone e li
consegna alle “famiglie adottive”, prevalentemente costituite da
omosessuali o pedofili. In Francia ci sono due milioni d’orfani
artificiali; in Germania nel 2009 sono state sottratte 70.000 bambini
dalle famiglie; dalla Russia nel 2010 sono stati venduti 100.000 bambini
negli USA. Molti bambini sono stati venduti alle persone omosessuali e
pedofili. L’ex ministro italiano degli Interni alcuni anni fa ha
riconosciuto che i bambini sottratti alle famiglie russe sono stati
venduti a scopo di espianto degli organi. In Norvegia, da un’unica
legge, tutti i genitori in massa sono stati privati della potestà
genitoriale. Educazione dei bambini è vietata dalle convenzioni delle
Nazioni Unite e viene definita come “la violenza contro i bambini”
e la violazione dei diritti del bambino. D’altra parte, i bambini a
partire da 4 anni d’età sono esposti all’antieducazione sessuale. A loro
insegnano delle perversioni che non solo demoralizzano, ma addirittura
demonizzano. I bambini non possono più chiamare i loro genitori “mamma” e
“papà”. Ora hanno un cosiddetto diritto di scegliere la propria
identità di genere. Il maschio non può dire di essere maschio e la
femmina non può dire di essere femmina. Già nella scuola primaria hanno
il “diritto” di usare le preparazioni ormonali e da 14 anni di età hanno
il “diritto” di cambiare il sesso per mezzo dell’intervento chirurgico.
Questi storpi fisici e spirituali diventano dopo vittime della
tossicodipendenza, l’AIDS e termineranno la loro vita con il suicidio o
con la morte mediante eutanasia legalizzata. Tutto questo può essere
fatto impunemente in base alle nuove leggi, ma in realtà antileggi, che
sono il risultato della politica del genere, promossa forzatamente dalle
convenzioni delle Nazioni Unite, da diverse risoluzioni e
raccomandazioni. Se qualche stato non vuole accettare questo “beneficio”
di proprio autogenocidio, allora si applicano le sanzioni. Il Vaticano
apostatico con cardinali e vescovi tiene la Chiesa cattolica in
passività criminale perché termini il processo di autogenocidio morale,
spirituale e fisico. Questi sono i crimini contro Dio e contro l’umanità. La responsabilità di tutto ciò cade sulla gerarchia apostatica ecclesiale che è capace di tradire Cristo 77 volte al giorno.
Questi sono i frutti della
maledizione per adozione del falso vangelo e dei falsi valori, dei quali
secondo Galati 1, 8 arriva l’anatema di Dio.
Cari sacerdoti, voi chiedete: che cosa dobbiamo fare? Se volete fare
qualcosa per Dio e per la salvezza delle anime, siate pronti ad essere
scomunicati da ufficiale struttura apostatica. Ma non abbiate paura. La
scomunica di Dio riguarderà non voi ma la gerarchia. Ad esempio, in
Slovacchia nel 2010 tre sacerdoti e un diacono sono stati scomunicati
entro 24 ore perché hanno chiesto al vescovo di confessare la fede e di
distanziarsi dalle eresie. Loro sono usciti fuori da questa struttura
perfida e sono diventati un vero e proprio movimento di rinnovamento.
Il Patriarcato Cattolico Bizantino davanti a Dio, davanti a tutta la
Chiesa cattolica e davanti a tutti i cristiani è stato tenuto rendere
pubblica l’anatema di Dio secondo Galati 1, 8 sul Papa Benedetto XVI.
Con il gesto della beatificazione dell’apostata lui ha elevato
all’altare della Chiesa lo spirito di Assisi – lo spirito
dell’anticristo. Questo gesto è stato il culmine di apostasia
progredente, iniziata da Giovanni Paolo II ad Assisi nel 1986 e causata
da eresie della teologia storico-critica. Il metodo storico-critico nega
il sacrificio redentore di Gesù Cristo sulla croce, la Sua risurrezione
storica e reale e nega addirittura l’ispirazione divina della
Scrittura. L’attuale Papa, essendo ancora Prefetto della Congregazione,
ha consapevolmente coperto i crimini di pedofilia.
Il Patriarcato Cattolico Bizantino ha dichiarato pubblicamente che a
causa del gesto di Benedetto XVI su tutti i sacerdoti, i quali fanno
l’unità con lo spirito dell’anticristo – lo spirito di Assisi, grava la
maledizione. Sono coloro che pubblicamente dichiarano la loro
unità con Benedetto XVI durante la Liturgia. Il sacerdote che ha
commesso il peccato grave, celebra la Liturgia validamente ma “beve e mangia la propria condanna”
(1 Cor. 11, 29). Il sacerdote che è in unità con lo spirito di Assisi –
lo spirito dell’anticristo – ha espulso lo Spirito Santo dalla sua
anima e tutti i Sacramenti amministra invalidamente, è semplicemente un
pio teatro! Se tale sacerdote sarà rimasto nell’ostinazione o codardia e
non si separerà dallo spirito di apostasia, sarà eternamente
condannato.
Si è anche appellati ai fedeli affinchè avvertissero i loro sacerdoti
di non ricordare più il nome di Benedetto XVI durante la Liturgia. Se
non l’avrà fatto, non frequentino più Liturgie celebrate da lui perché
non sono valide e attraverso le quali scende su di loro la maledizione.
Non esiste nessuna continuità della dottrina ortodossa tra i Papi nel
corso dei due millenni con la dottrina degli ultimi due Papi! Tutti i
Papi difendevano la Chiesa dalle eresie. Gli ultimi due Papi hanno
accettato le eresie, e quindi l’anatema di Dio – la maledizione su di
loro e su tutti coloro che sono uniti a loro!
Il Patriarcato Cattolico Bizantino è ben consapevole della macchina
mortale dietro attuale struttura ecclesiastica che distrugge gli ultimi
resti di un cristianesimo vivo, e lo fa sotto la forma di cosiddetta
obbedienza. Oggi dietro questa struttura non è più lo Spirito Santo, ma
lo spirito dell’anticristo, e coloro che obbediscono a questa struttura,
obbediscono non a Dio ma al diavolo, non a Cristo ma all’anticristo.
Nell’ora della morte e davanti al tribunale di Dio saranno condannati
alla dannazione eterna nell’inferno.
Il sacerdote che vuole sinceramente servire Dio, deve con umiltà e
verità riconoscere davanti a Dio la propria codardia e il tradimento di
Cristo e del Suo Corpo mistico. Egli deve separarsi dallo spirito
dell’anticristo e dalla struttura mortale. Egli deve pubblicamente nella
sua chiesa smettere di ricordare il nome di Benedetto e del vescovo
locale. Al posto di ciò può pregare: “in unione con tutti i Papi e vescovi ortodossi della Chiesa cattolica”.
Se per questo gesto quel sacerdote sarà punito o scomunicato, si
separi, trovi due o tre confratelli e inizi a vivere nel mondo la vita
religiosa come testimonianza di Dio. Questo eroismo sarà un rimprovero a
tutti sacerdoti codardi nella diocesi! Se si trovassero più sacerdoti
nella diocesi, che faranno la stessa cosa, il vescovo sarà costretto a
pentirsi. Se sarà rimasto nell’indurimento, sia per voi come un pagano e
un pubblicano (Mt. 18, 17). Questi sacerdoti possono cominciare a
stabilire la struttura cattolica ortodossa nelle case e servire ai
credenti ortodossi. Dio si prenderà cura di loro!
È tragico quando un sacerdote cattolico scambia autentica via della
seguela di Cristo e della lotta per la salvezza delle anime con il
comfort e gloria umana. Tale sacerdote non si rende conto della sua
morte, né del giudizio di Dio, né delle parole di Cristo: “Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità” (Mt. 7, 23). L’autentico pentimento, la conversione e la sequela di Cristo egli sostituisce con le pie frasi!
Oggi, quando quasi tutti i sacerdoti hanno internet, e sono legati
con celibato, la questione della purezza dei pensieri, e in generale
l’osservanza dei VI e IX comandamenti, è paradossale. Il processo di
apostasia è iniziano già dai primi giorni nel seminario. Che Dio ha
chiamato un giovane abbandonare tutto e seguire Gesù diventa per lui
solo un’utopia. Il sistema e la formazione nel seminario non ha permesso
la vera formazione del discepolo di Cristo. La gerarchia e teologi eretici, tra cui gli ultimi due Papi, sono responsabili della distruzione di vita sacerdotale!
I sacerdoti coraggiosi, se avranno fatto il passo eroico, devono
contare con la persecuzione e la scomunica. Ma queste scomuniche davanti
a Dio non sono valide. Questi sacerdoti devono poi prendere il passo
successivo. San Basilio Magno qui cita la Scrittura: “Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi” (Ecclesiaste 4, 10). Chi si separerà dalla struttura eretica deve scegliere certa forma di vita religiosa.
Questo sarà più difficile per sacerdoti più grandi, ma a Dio niente è
impossibile. Affinchè questa comunità possa essere simile a quella della
Chiesa primitiva di Gerusalemme deve adottare gli stessi principi della
comunità primitiva! Deve essere una comunità di uomini convertiti che
hanno ricevuto lo Spirito Santo in pienezza. Allora non devono
semplicemente fare teorie, ma realizzare i quattro principi fondamentali
della Chiesa primitiva secondo gli Atti degli Apostoli 2, 42: “1 – l’insegnamento degli apostoli, 2 – l’unione fraterna, 3 – le preghiere e 4 – l’Eucaristia”.
Se questi principi saranno adottati in modo giusto, si stabilirà il
processo di purificazione interiore e di vera unità in Cristo. Allora
questi servi di Dio attraverso la preghiera e la Parola di Dio (Atti 6,
3) e la sua realizzazione nella vita personale e comunitaria riceveranno
la potenza di Dio. Questa parola, vissuta da loro e predicata agli
altri, convertirà le anime e lo Spirito Santo opererà per mezzo tali
servi di Dio. Loro saranno Suoi testimoni – i martiri (cfr. Atti 1, 8). Senza tali sacerdoti il rinnovamento della Chiesa cattolica è impossibile! Esso può accadere solo attraverso loro vero pentimento!
La Chiesa ha bisogno di sacerdoti santi che possano lievitare e
rinnovare la Chiesa. Viviamo nel tempo in cui Dio chiama ogni sacerdote
alla santità. Se lo rifiuti, sappi che oggi non c’è via di mezzo! Sarai eroe o traditore!
Sarai martire o Giuda suicida. In queste condizioni ti trovi oggi. Dio
ti dà la grazia che di uscire dalla struttura apostatica e cominciare a
servire fedelmente Dio! Uscire da questa struttura oggigiorno non è
stravaganza o fare a Dio un favore, si tratta di una necessità
incondizionata, in quanto la struttura apostatica è diventata il sistema
dell’anticristo! Non pensare di sopravvivere indifferentemente in
questa struttura e guadagnare la propria vita o addirittura la salvezza!
Ti sbagli molto perché non conosci il mistero del peccato che è in te e
che, a poco a poco, insieme allo spirito del mondo astutamente ti
ingannerà! Crederai di servire Dio, ma in effetti servirai
all’anticristo! Quale spirito ha la struttura, a quello spirito stai
servendo anche tu. Se la struttura ha lo spirito del tradimento di
Cristo, sarai condannato anche tu. Se la struttura ha lo spirito di
eresia, sarai l’eretico anche tu. Se la struttura ha lo spirito
dell’anticristo, avrai lo stesso spirito anche tu. In questa situazione,
se vuoi servire Dio e salvare la tua anima, devi uscire dal sistema la
quale ha provocato su di sè l’anatema di Dio – la maledizione. Non c’è
altra soluzione. Qui si realizza la Parola di Dio: “Uscite fuori da Babilonia”
(cfr. Ap. 18, 4). Se non avrai obbedito e non avrai fatto il passo di
fede, diventerai schiavo del sistema di anticristo e trascinerai altre
anime alla perdizione. Questo sistema incarnerà dentro di te lo spirito e
rovescerà tutti i valori. La più grande tragedia è che tu stesso non
sarai più in grado di percepirlo. Perché? Perché perderai la grazia di
Dio, la sensibilità e la coscienza. Uccidendo i testimoni di Cristo
deridendoli e liquidando moralmente sarai convinto di servire con questo
a Dio. Questo ti dice Gesù (cfr. Gv. 16, 1-2). Peggiore sarai
diventato, maggiori vantaggi e la carriera avrai, ma poi improvvisamente
il Signore ti chiamerà a stare davanti il Suo tribunale e tu
ascolterai le Sue parole: “Allontanati da Me... Non ti ho mai conosciuto” (Mt. 7, 23).
Consiglio pratico: per poter creare una vera comunità, è necessario
trascorrere almeno intera giornata alla settimana in preghiera: 4-5 ore
di preghiera oltre la Liturgia. Durante la preghiera interiore lo
Spirito Santo a te e ai confratelli indicherà a problemi attuali e
mostrerà le soluzioni. Allora sarai il sacerdote veramente felice, il
testimone di Cristo, anche se tutta la diocesi si metterà contro di te e
tuoi confratelli più vicini che saranno uniti a te. Ti riguarderanno
allora le stesse parole che riguardano l’apostolo Paolo: “Sempre
infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù,
perché anche la vita di Gesù si manifesta nella nostra carne mortale” (2 Cor. 4, 11).
L’Ordine riformato di San Basilio Magno (OSBMr) membri di cui sono i
vescovi e i sacerdoti, dedica durante una giornata 4-5 ore alla
preghiera. Si tratta della preghiera interiore in comune seguita da un
momento di condivisione. Ciò si ripete più volte. Un’ora di preghiera e
di condivisione è dedicata alla preparazione dell’omelia domenicale. Il
giorno seguente noi passiamo tre ore e mezza in preghiera oltre la
Liturgia. Senza una vera preghiera non è possibile formare la vera unità
con Dio e con il confratello. Senza la preghiera interiore che conduce
all’autentica sequela di Cristo e autentica via del pentimento la vita
sacerdotale diventa sale insipido!
Se avrai formato una comunità di sacerdoti, forma una piccola
comunità di uomini a cui tu possa trasmettere la tua esperienza,
incoraggiarli e farli tuoi discepoli. Loro diventeranno il lievito nel
territorio particolare.
Caro fratello in Cristo, fa il passo di pentimento e non
ricorda più il nome del Papa apostata nella Liturgia. Non temere la
scomunica degli apostati. Abbi il timore dell’inferno per il tradimento
di Gesù Cristo!
+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino
+ Metodio, OSBMr
Vescovo-segretario
+ Timoteo, OSBMr
Vescovo-segretario
Leopoli (Ucraina), 14 giugno 2012