venerdì 11 maggio 2012

Scoperto traffico di pillole “energetiche” cinesi con carne di feti umani

Dallo scorso agosto fino ad oggi la Cina ha smerciato almeno 17.451 pillole che contengono carne disidratata di feti o di bambini. Una partita di queste pillole, che vengono ritenute curative di ogni male, è stata fermata dai doganieri sudcoreani pochi giorni fa. Le pillole, come rivela AsiaNews, «provengono dal nord della Cina e sono composte di carne di bambini morti o di feti che sono stati tagliati a pezzi, seccati in speciali forni e poi ridotti in polvere e mescolati con erbe per nascondere il loro contenuto. Il San Francisco Times afferma che un test compiuto sulla polvere delle pillole ha stabilito che esse sono composte al 99,7 % di carne umana. Il test ha potuto risalire anche al Dna e al sesso dei bambini da cui proviene la sostanza organica».

Alcuni giornalisti sudcoreani ritengono che gli ospedali cinesi rivendano i feti abortiti alle compagnie farmaceutiche del paese, che poi preparano le pillole che sarebbero perfette anche per migliorare le prestazioni sessuali. Dall’agosto scorso sono stati ben 35 i tentativi di importare in Corea del Sud questo tipo di pillole, che sarebbe molto ricercato dai cinesi trasferitisi in Corea.
Mentre il ministro della Sanità cinese ha mantenuto un rigoroso silenzio sull’accaduto, tornano alla mente casi precedenti in cui la Cina ha utilizzato i feti morti o i corpi di neonati deceduti. Nel 2006 in una discarica erano stati ritrovati pezzi di corpi di neonati bolliti e trattati con sostanze aromatiche. Nel 2003, riporta ancora AsiaNews, «l’ufficio di Pubblica sicurezza del Guangdong ha cercato di bloccare notizie secondo cui in alcuni ristoranti della provincia meridionale si cuocevano bambini morti in zuppe per servirle a uomini d’affari di Taiwan e Hong Kong. Secondo la polizia, la storia era stata inventata per rovinare l’immagine del Guangdong e della Cina intera. Negli anni ’90 sempre nel Guangdong è stato scoperto un traffico di feti da bollire per fare zuppe da vendere come cure di bellezza e ringiovanimento».

di Leone Grotti da Tempi.it