lunedì 26 agosto 2013

Il primato e l’infallibilità del Papa

Lettera alla Segreteria di Stato Vaticano  del Patriarcato Cattolico Bizantino riguardo il primato di Pietro


L’infallibilità del papa come veniva interpretata prima ora viene confutata. I cattolici erano convinti che sia impossibile che un papa predichi eresie. Un teologo sosteneva: se un papa volesse predicare eresie, allora prima che egli le pronunci gli avrà caduto il mattone sulla testa. Purtroppo, nessun mattone è caduto e ultimi tre papi predicavano le eresie.

Nella storia del papato Onorio I dopo la morte è stato proclamato eretico solo perché taceva mentre si diffondeva l’eresia del monotelismo.

Durante il Concilio Vaticano I nel 1870 è stato proclamato il dogma dell’infallibilità del papa.

Giovanni Paolo II con il suo gesto ad Assisi ha espresso una delle più grandi eresie. Di fatto ha messo il cristianesimo e le religioni pagane allo stesso livello. Questo papa è anche responsabile a causa del suo silenzio della diffusione massiccia delle eresie del metodo storico-critico.

Il papa Benedetto XVI ha proclamato beato Giovanni Paolo II il quale era l’eretico.

Attuale illegale papa Francesco ha di fatto approvato l’omosessualità immorale che distrugge nella radice tutti valori morali, spirituali e cristiani.

Questi tre papi hanno negato l’essenza del ministero di Pietro.

Lo sguardo biblico sul primato di Pietro.
Gesù ha detto a Pietro: “Tu convertendoti conferma nella fede i tuoi fratelli”. Pietro per tre volte ha rinunciato Cristo ma si è convertito e piangeva amaramente. Dopo la Pentecoste lui afferma che Gesù è vero Dio e che in nessuno altro c’è salvezza. Lo hanno gettato in prigione ed hanno flagellato. Nella prigione lo custodivano quattro picchetti di quattro soldati ciascuno e solo per miracolo Pietro si salvò. Infine, muore a Roma sulla croce essendo crocifisso con la testa in basso a causa della testimonianza a Gesù.

Il servizio di difesa della fede è necessario alla Chiesa ed è stabilito da Cristo. Ma ciò non significa che l’uomo che svolge questo servizio non può tradire Cristo e Vangelo, e non significa che sia preservato anche contro la propria volontà da ogni eresia. Quando Pietro sotto la guida dello Spirito Santo ha riconosciuto che Gesù è Messia, Gesù ha risposto a Pietro che egli diventerà pietra. Poco dopo Gesù ha detto a Pietro: “Allontanati da Me, satana, poiché pensi non secondo Dio ma secondo gli uomini”. Questo pienamente riguarda ultimi tre papi che hanno tradito Cristo e – a differenza di Pietro – non si sono pentiti.

Il ministero di Pietro nella Chiesa mai può contraddire alle verità principali della fede e all’insegnamento apostolico. Tuttavia, in caso di beatificazione di Giovanni Paolo II esso è stato in contraddizione con verità principali della fede e con insegnamento apostolico.

Il Patriarcato Cattolico Bizantino brama la purificazione del ministero di Pietro nella Chiesa, suo ritorno alle radici bibliche e della Tradizione la quale esisteva nel primo millennio.

Nella Chiesa non può esistere un sistema che si separa dal fondamento della fede e contemporaneamente si nasconde dietro l’autorità di Dio e di Cristo o dietro l’autorità della Chiesa così come avviene attualmente. Il Vaticano è diventato anti pietra che inganna i singoli e popoli. Lo Spirito di Dio si è allontanato dal Vaticano perché il Vaticano ha accolto lo spirito dell’anticristo attraverso l’apostasia ad Assisi, attraverso le eresie, l’omosessualità e l’unità con massoni. L’ex Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo ad Assisi e l’ex Patriarca di Mosca Kirill ad Astana sono incorsi in anatema di Dio similmente come ultimi tre ex papi. La Parola di Dio dice chiaramente: Ma se anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anàtema! (Gal. 1, 8-9).

Quale pratica esisteva nella Chiesa del primo millennio?

Il Papa non interveniva nelle chiese locali che rappresentavano i patriarchi. Praticamente tutte le questioni loro risolvevano da soli: la difesa della morale, la dottrina, elezione e ordinazione dei vescovi, pratiche liturgiche. Quando il patriarca moriva e patriarcato eleggeva nuovo patriarca il neoeletto faceva il cosiddetto synodicum – esprimendo in forma scritta che lui è in unità con l’insegnamento ortodosso e lo inviava ai patriarchi e al papa. Il papa interveniva solo in casi quando c’erano le difficoltà con elezione del nuovo patriarca o si trattava delle eresie.

+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio, OSBMr                                       + Timoteo, OSBMr
Vescovo-segretario                                      Vescovo-segretario

Leopoli (Ucraina), 17 agosto 2013

Le copie:
  • alle curie eparchiali cattoliche ed ai conventi
  • ai vescovi e monasteri ortodossi
  • ai mass media