Il mensile gay “Pride” ha intervistato la dott.ssa Anna Rita Ciccaglione, Direttore Reparto Epatiti Virali Dipartimento Malattie Infettive, dell’Istituto Superiore di Sanità, in merito alla diffusione dell’epatite A nella comunità gay. Riportiamo qualche stralcio delle sue dichiarazioni.
“Le informazioni sul focolaio epidemico sono reali e si basano su evidenze scientifiche. L’epidemia di epatite A sta interessando l’Italia ed altri paesi europei da alcuni mesi. Tra giugno 2016 e maggio 2017, 15 Paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Olanda, Norvegia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito) hanno segnalato 1.173 casi di epatite A (HAV), associati a tre differenti ceppi di virus di genotipo IA. L’infezione è stata osservata prevalentemente in uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM). In Italia, la presenza dei ceppi epidemici è stata confermata in 155 casi di epatite A, segnalati tra Agosto 2016 e Aprile 2017. I pazienti provengono da 11 regioni (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto). Non si hanno informazioni sulla diffusione dell’epidemia nelle restanti regioni. Nel 92% dei casi sono maschi e, tra quelli che hanno risposto al questionario epidemiologico, il 79% dichiara di essere MSM.”
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