1. Gender – “sesso sociale”
Per la società ucraina il termine gender non è del tutto nuovo, però pochi sanno che cosa si nasconde proprio dietro questo termine. Gender è stato usato nella lotta per l’uguaglianza tra uomini e donne nella società e per l’eliminazione delle discriminazione secondo la proprietà del sesso. Oggi, però, il fondamento del gender è qualcosa totalmente altro. La teoria l’avanguardia sul gender è nata negli anni 70-x del XX secolo nelle scienze sociali. Gli “scienziati” hanno cominciato in modo innaturale a distinguere il “sesso biologico” (maschio e femmina) caratterizzato secondo la costruzione del corpo dal “sesso sociale”, il quale, secondo questa teoria, ogni uomo può scegliere da solo e non solo una volta nella vita. È proprio questo sesso sociale che l’uomo presenta secondo i propri desideri nella società si chiama gender. Che cosa esso contiene in sé?
Affermazione che ogni uomo può manifestare liberamente le proprie manifestazioni esteriori e i modi di comportamento, perfino, quando essi sono innaturali al sesso (maschio e femmina) con il quale è nato e sono inammissibili moralmente. E se gender viene caratterizzato oggi come totalità psicosociali delle proprietà di comportamento e di rapporti sui quali hanno influito la cultura e la società, in realtà, si tratta legittimare dei vari orientamenti sessuali antinaturali e patologiche. La meta fondamentale è eliminare la distinzione eterosessuale (cioè biologico) degli uomini in maschi e femmine, e sostituirlo con nuovo – secondo la teoria di gender. Gli “scienziati” radicali di gender che vogliano giustificare questa teoria a ogni costo, già hanno preparato un’affermazione senza nessun fondamento sull’esistenza di cinque sessi. Ad esempio, il biologo Fausto Sterling.
Secondo la suddetta teoria le persone nella società ormai non devono distinguersi secondo le proprietà biologiche del sesso, come abbiamo fatto già da millenni, ma soprattutto, secondo le proprietà del sesso sociale. Gli ideologi di gender affermano perfino che il sesso biologico non deve coincidere con il sesso sociale. Chi afferma il contrario è per loro limitato dai pregiudizi verso gli stereotipi di gender e verso l’identità di gender, e secondo la “Risoluzione 1728” (2010) dell’Assemblea Parlamentare del Consigli d’Europa commette discriminazione secondo le proprietà degli orientamenti sessuali. I suddetti ideologi dividono le persone in: eterosessuali (maschi e femmine), omosessuali, lesbiche, bisessuali e transessuali. È molto semplice: basta mettere sullo stesso livello naturale con innaturale-distruttivo è poi liquidare pregiudizi culturali e religiosi. (Questo scaturisce dal §1 di suddetta Risoluzione). Le conseguenze di questo gioco politico-ideologico sono catastrofiche.
2. Gender: nuova concezione del mondo e ideologia politica
Gender, non solo di giorno in giorno, ma d’ora in ora, assume la nuova forma della concezione del mondo e dell’ideologia politica. Esso presenta la “nuova” autodistruttiva visione sul mondo, forma gli orientamenti statali, la democrazia, l’uomo e il suo sesso e, non all’ultimo posto, la cellula fondamentale di ogni società, cioè la famiglia. Gender, con il significato negativo della parola, ricostruisce da capo i fondamenti di tutta la società e abbraccia tutti gli ambiti della vita sociale e di ogni singola persona.
In tale nuovo sistema gender già non c’è lo spazio per la libertà religiosa, la libertà di parola, di pensiero ecc. Quando vogliamo capire il fondamento di gender e la sua applicazione nella vita quotidiana, occorre rivolgere sguardo ai protagonisti di questa ideologia: UE e ONU che sono principali garanti economici e ideologici dei gender programmi nei paesi che non sono membri dell’EU.
Sulla tale base, come gender politico concepisce la società, in UE si eliminano i valori universali classici cioè tradizionali ed essi vengono sostituiti con i nuovi antivalori. Il rapporto famigliare stabile tra l’uomo e la donna, che esiste nelle culture come la norma naturale della vita, viene sostituito da cosiddette forme “alternative” della vita famigliare, per esempio: vita non impegnata basata sulla buona fede per breve tempo e i “matrimoni” omosessuali. In UE l’educazione sana dei bambini, sempre di più, viene sostituita dai nuovi programmi scolastici che fanno manipolazione sulla mente dei bambini e li aprono agli altri orientamenti sessuali (Lgbt), cosiddetti nuove forme di gender identità che sono sotto la tutela della legge. Tanti giovani, manipolati da questa non sana politica, per la curiosità sperimentano rapporti (Lgbt) che spesso finiscono con profondi traumi e alti rischi dell’infezione d’AIDS. Circa 50% degli omosessuali sono contagiate d’AIDS, notando che ogni omosessuale attivo cambia circa 200 partner. Allora il pericolo di contagiare nuove persone cresce geometricamente.
L’intera gender politica, nonostante ciò come viene presentata nella società, è indirizzata a un fatto terribile: esigere in modo totalitario dallo stato e dalla società il riconoscimento delle tendenze omosessuali e transsessuali come una forma di gender identità, cioè il sesso sociale. E questo a tal punto che esso prende vigore giuridico. Come affermazione di questo è la “Risoluzione 1728” (2010) dell’Assemblea Parlamentaria del Consiglio d’Europa firmato 29.04.2010. Essa imporre gender-gay-uguaglinza come “standard Europeo”.