martedì 1 marzo 2011

Сristiani d'Egitto protestano contro le rappresaglie islamista

Oltre 3 mila cristiani copti sono andati a protestare al funerale del sacerdote copto Boutros Dowd, che è stato ucciso nella notte del 22 febbraio ad Assiuti che in Egitto.


Funerale del sacerdote è stato trasformato in una manifestazione di protesta contro l'ingiustizia, la quale sentono i cristiani egiziani. Migliaia di persone hanno fatto la marcia sulle strade della città, chiedendo di trovare immediatamente e consegnare alla giustizia i colpevoli di omicidio.

Sacerdote Dowd Boutros celebrava nella parrocchie ortodossa copta ad Assiuti. Islamisti hanno accusato il sacerdote di proselitismo tra i musulmani, egli continuamente riceveve minacce. Il corpo del sacerdote, con più coltellate è stato trovato dalla sua figlia, irritata dal fatto che due giorni non ha potuto mettersi in contatto con suo padre.



La polizia locale sostiene che si trattava di un attacco di rapina - killer devastato sicuro. Ma i vicini dicono di aver visto quattro persone indossati con le maschere che escivano da casa e gridavano: "Allahu Akbar". E il fatto che la gola di Dowd è stata tagliata sono più prove circa l'omicidio per motivi religiosi.

Pochi giorni fa dopo aver sentito il patriarca copto Shenudy III, sono stati radunati, accanto alla chiesa cattedrale, centinaia di Copti per poter pronunciare a voce i loro diritti e per ricordare l'attentato alla chiesa di Alessandria, che ha ucciso 24 persone.

In l'attacco alla chiesa di Alessandria sospetto ex ministro degli Interni Habib al-Adli Egitto, che presumibilmente potrebbe essere interessato al fatto che l'Egitto divenne teatro di disordini civili. In questo modo si otterrebbe che il presidente diventa dipendente da lui, dopo aver inserito il più crudele controllo della polizia nel paese. Questo presupposto ha confermato Ministro italiano degli Esteri Franco Frattini. Informazioni sulla responsabilità di ex ministro del paese per il caos egli ha ricevuto dal Capo delle Forze Armate Consiglio d'Egitto, il generale Mohammed Hussein Tantavi.