Francesco Bergoglio, gesuita, più volte è stato avvertito con l’appello di separarsi dalle eresie. Tuttavia, lui ostinatamente respinge qualsiasi manifestazione del pentimento e continua a dare uno grande scandalo non solo ai fedeli di Chiesa Cattolica Romana, ma anche a tutti i cristiani e non credenti. Abusando dell’autorità massima ecclesiale, per mezzo delle eresie egli conduce intensivamente la Chiesa verso l’autodistruzione sia nel’ambito dottrinale che in quello morale.
Si tratta di seguenti eresie: Francesco Bergoglio
1. Nella Esortazione Amoris Laetitia ha negato oggettivamente valide norme morali;
2. Non si è separato dalle eresie del sincretismo con il paganesimo che la morte redentrice di Cristo mettono allo stesso livello con sacrifici agli dèi pagani, di fatto demoni. Con questo egli sta liquidando autentica missione;
3. Introduce il cosiddetto approccio dinamico nei confronti di deposito della fede e così legalizza le eresie insieme con l’insegnamento apostolico;
4. Lui non ha identificato e non ha condannato le eresie cel Concilio Vaticano II, come il sincretismo con il paganesimo e identificazione di Allah con Jahvè (Lumen Gentium 16, decreto Nostra Aetate);
5. Partecipa nei crimini del Nuovo Ordine Mondiale contro l’umanità;
6. Si sforza per la decristianizzazione dell’Europa per mezzo di una intensiva propaganda d’islamizzazione;
7. Tace nei confronti dei furti dei bambini compiuti dalla giustizia minorile;
8. In contrasto con la Sacra Scrittura e la Tradizione, approva e propaga l’omosessualità ed altre perversità dell’ideologia del genere.
Per queste eresie Francesco Bergoglio ha scomunicato se stesso dalla Chiesa Cattolica. Per questo il Patriarcato Cattolico Bizantino, con autorità apostolica e profetica, nel Nome del Dio Uno e Trino – Padre, Figlio e Spirito Santo, proclama Francesco Bergoglio scomunicato dalla Chiesa Cattolica. Se egli non si pentirà neanche nell’ora della morte, sarà eternamente condannato.
Ogni cattolico che ha con lui unità nelle eresie, anche lui scomunica se stesso dalla Chiesa Cattolica.
Perciò, i sacerdoti e i vescovi non ricordino più il nome di questo scomunicato apostata Francesco durante la Liturgia.