mercoledì 13 aprile 2011

Spirito d'Assisi e perche NO alla beatificazione di Giovanni Paolo II

Sua Santità Benedetto XVI
Sommo Pontefice


Città del Vaticano

Abolizione della beatificazione e dell’incontro ad Assisi

Santo Padre!
Durante gli ultimi 6 anni Le abbiamo inviato decine di lettere riguardanti la riforma della Chiesa. La Chiesa sta attraversando una grave crisi interna. È causata da due radici velenosi:
1) la teologia storico-critica che nega la divinità di Cristo e l’ispirazione Divina della Sacra Scrittura,
2) il rispetto delle religioni pagane, in particolare riverenza per i demoni (il falso spirito di Nostra Aetate e il gesto di Giovanni Paolo II ad Assisi nel 1986).

Più volte abbiamo chiesto a Lei di non permettere la beatificazione di Giovanni Paolo II, ma, al contrario, di fare pubblica penitenza per il suo gesto apostatico che ha portato conseguenze disastrose per la Chiesa.
Il bolscevico Lenin ha detto: “La religione è l’oppio dei popoli”. Questo slogan è stato costantemente martellato dentro di noi, che abbiamo vissuto per decenni sotto la dittatura comunista. Ora dobbiamo con dolore costatare che Lenin aveva ragione in un certo senso. Sicuramente, l’oppio del popolo sono le religioni pagane che, invece, del rispetto per vero Dio, rendono omaggio ai demoni. La Chiesa Cattolica era il pilastro della verità e la coscienza delle nazioni. Negli ultimi decenni anch’essa è diventata l’oppio dei popoli dei paesi ex cristiani e l’oppio del genere umano. Perché? Perché ha tradito la sua stessa natura, cioè il vero e vivo rapporto con Cristo e sua autentica missione. Questo rapporto è stato sostituito dalla cosiddetta scientificità della teologia storico-critica e dal falso rispetto per religioni pagane. Per entrambi questi crimini contro la natura del Vangelo, sulla gerarchia apostatica e teologi eretici grava anatema di Dio pronunciato in Gal, 1,8-9.
Il Trattato di Lisbona ha fissato come priorità la depravata omosessualità e la distruzione di tutti i valori morali e spirituali, compresi quelli cristiani. Anche l’ONU promuove questa demonizzazione tra i bambini più piccoli e, inoltre, promuove il regolamento, o in altre parole, il genocidio dell’umanità. Che cosa Lei come successore di Pietro ha fatto contro questo? Ha ammonito? Ha avvertito?
In tutti 26 anni di pontificato di Giovanni Paolo II e 6 anni del Suo Pontificato le nazioni, precedentemente cristiane, hanno subito un cambiamento spirituale. Hanno ricevuto lo spirito dell’anticristo e l’omodittatura. Nella situazione critica la cattolica Irlanda doveva decidere se riconoscere omodittatoriale Trattato di Lisbona o no. Il vescovo irlandese mons. Noël Treanor con arroganza e mentendo ha manipolato i cattolici irlandesi e ha lasciato che questo demone della perversione e della morte entrasse in tutta l’Europa. Finora egli non è stato punito per questo. La maledizione per l’apostasia spirituale della gerarchia sono gli scandali pedofili e omosessuali tra il clero e la gerarchia. Nessuno è stato punito. La maledizione dell’apostasia e l’infezione omosessuale continua a distruggere la Chiesa. Il punto culmine della sua distruzione è Sua proclamazione della beatificazione del apostata Giovanni Paolo II, prevista per il 1 maggio 2011. Inoltre, Lei ha dichiarato un giubileo del suo gesto apostatico ad Assisi di 25 anni fa.
Santo Padre, Lei come Pietro è obbligato in primo luogo a proteggere la purezza della fede. Attraverso il gesto di beatificazione e il gesto di Assisi Lei sta facendo esattamente contrario. In nome di Dio Uno e Trino, ci rivolgiamo oggi a Lei e La scongiuriamo pubblicamente davanti a tutti i cristiani, non solo cattolici, e La supplichiamo: abolisca la beatificazione prevista dell’apostata Giovanni Paolo

II! Annulli il giubileo tragico dell’apostasia ad Assisi! Davanti a Dio e alla Chiesa La avvertiamo: se non lo farà, a partire dal 1 maggio 2011, Lei stesso riscuoterà l’anatema di Dio su di Sè - la maledizione, il che significa che si escluderà dalla Chiesa cattolica (secondo Gal. 1,8-9). Il nostro Sinodo dei Vescovi sarà costretto a presentare davanti al mondo intero l’annuncio della Sua morte spirituale.
Santo Padre, non commetta questo suicidio spirituale! Le ricordiamo inoltre, che Lei è responsabile davanti a Dio per 4872 vescovi-apostati, che hanno pubblicamente rinnegato Cristo e si sono uniti con lo spirito di apostasia. Lei li protegge fino ad oggi. Lei non ha fatto appello a loro di dimettersi dalla carica. Per mezzo loro la maledizione opera in tutta la Chiesa. Lo vedono anche più grandi nemici della Chiesa. Lei col Suo silenzio difende il loro tradimento. Per questo davanti al tribunale di Dio porterà la responsabilità per i loro crimini contro Cristo e il Suo Corpo Mistico - la Chiesa.
Sappiamo che Lei è sotto una grande pressione psicologica dello spirito di apostasia e dei massoni. Questi, insieme con Giovanni Paolo II, hanno portato lo spirito dell’anticristo nella Chiesa e in quest’anno volutamente promuovono nella Chiesa due eventi di suicidio - beatificazione e giubileo d’Assisi.
Dopo l’Angelus domenicale, quando parlerà pubblicamente, brevemente e chiaramente chieda a tutto il mondo cattolico il perdono, sia per lo scandalo dato da Lei che per lo scandalo dato da Giovanni Paolo II ad Assisi. Annulli la beatificazione prevista e il giubileo sincretistico! Sia coraggioso, pensi del giudizio di Dio, l’eternità e milioni di anime, per le quali Lei è responsabile.
Pregano per Lei i Vescovi della Chiesa Ortodossa Greco-Cattolica Ucraina.

+ Elia, OSBMr
+ Samuele, OSBMr
+ Markiano, OSBMr
+ Metodio, OSBMr


Leopoli, 17 Febraio 2011

COGCU



Perchè Giovanni Paolo II non può essere proclamato beato? (+ video)