mercoledì 11 novembre 2015

Gender a scuola – Le favole possono nuocere alla salute

A proposito di fiabe gender a scuola, si è tenuta il 6 novembre, in un affollata chiesa di San Pio X, a Massa, organizzata dal Comitato Difendiamo i Nostri Figli, la conferenza dal titolo: “Le favole possono nuocere alla salute: istruzioni per l’uso”.

L’organizzazione di questa conferenza, è avvenuta dopo i noti fatti accaduti a Massa che hanno visto coinvolta una bimba di scuola elementare, alla quale senza alcun consenso preventivo sono state lette delle favole interpretabili alla luce della teoria gender.

L’apertura della conferenza è stata affidata all’avvocato Sonia Mannella presidente locale del comitato ”Difendiamo i nostri figli” che ha evidenziato l’importanza di spiegare ai genitori cosa stia succedendo nelle scuole del nostro territorio.

La relatrice, dottoressa Paola Biondi, ha condotto la conferenza, prendendo in esame vari aspetti del variegato e ben nascosto mondo gender, in particolar modo partendo dal presupposto che uomo e donna sono due identità ben definite, che hanno delle specifiche particolarità.


La dottoressa Biondi, grazie all’ausilio di materiale informatico, ha guidato il pubblico in un percorso sconosciuto a molti, ma che ha reso l’idea su quali subdole strategie vengano usate per confondere l’umanità, e quali siano gli interessi che gravitano intorno a questa nuova ideologia.

Alla luce di tutto questo, termini come utero in affitto, fecondazione artificiale, adozioni di coppie non naturali sono stati spiegati in modo efficace.

Prendiamo come esempio le ormai note fiabe raccontate nella scuola elementare di Massa: attraverso una competente chiave di lettura, svelano tutta la loro pericolosità. Chi le difende dice che non c’è niente di male se un bimbo gioca con una bambola oppure se una principessa non sposa più un principe, ma se tutto ciò si interpreta come una inversione di ruoli, allora tutto cambia.

I bambini specialmente durante la loro formazione intellettuale hanno bisogno di punti di riferimento, di certezze, di conferme, e l’inversione di ruoli può essere devastante.

Rovesciando la normale natura delle cose, servendosi delle fiabe, gli autori di questo diabolico piano non fanno altro che creare confusione nelle menti dei più piccoli, attuando quella colonizzazione ideologica, consci del fatto che darà a loro grandi vantaggi in futuro: generazioni di soggetti deboli, insicuri, facilmente governabili.

La relatrice ha espresso dei concetti assai forti, ribadendo il fatto che non va fatta nessuna discriminazione, ma che non si deve imporre nessuna ideologia. Il gender attaccando le differenze sessuali mette in pericolo il diritto del bambino nell’avere una famiglia naturale.

Attraverso l’inversione dei ruoli predefiniti, che avviene nella maggior parte delle fiabe gender, si ha una frantumazione dell’orientamento culturale, la creazione di contro-stereotipi di genere che abbattono non stereotipi negativi, ma certezze ancestrali e naturali, e tolgono al bambino ogni punto di riferimento. La posta in gioco è assai alta, ed alla luce di tutto questo il comitato Difendiamo i nostri figli ha proposto una raccolta di firme atta a creare un tavolo di confronto/dialogo con il mondo della scuola, al fine di remare nella stessa direzione riguardo la lotta alla discriminazione, ma preservando i nostri figli da ogni progetto di “educazione gender”.

La nota stonata di questa conferenza è stata la presenza di contestatori che non avendo alcun rispetto del luogo Sacro dove si trovavano, hanno interrotto più volte la relatrice, tra i mugugni della folla presente, pretendendo di leggere pubblicamente alcune favole per smitizzare il tutto.

Una difesa a spada tratta del gender, nonostante i forti e palesi esempi enunciati dalla relatrice. Un prezzo da pagare per niente piacevole, ma da mettere in preventivo quando si affrontano delle spinose questioni come l’identità di genere.

Dopo circa tre ore la conferenza si è conclusa con alcune domande dei tanti genitori presenti alla relatrice.

Conclude il genitore che ha assistito per noi alla conferenza: “Le favole gender possono veramente nuocere alla salute dei nostri figli, e ci si può difendere solo attraverso l’istruzione, il dialogo, il commento e la spiegazione con i bambini, la dovuta attenzione e tanta preghiera”.

Redazione di Notizie Pro vita