Il nostro sito cattolico è una Lettera ai cristiani d'Europa. Argomenti di pubblicazioni: la Chiesa, il cristianesimo e la famiglia
martedì 27 ottobre 2015
lunedì 28 settembre 2015
Teoria del gender
A Verona l’avvocato Amato, Pres. Giuristi per la Vita, mette in guardia dalla pericolosa sperimentazione educativa che sembra entrata nelle scuole italiane
sabato 19 settembre 2015
Doppia morale: accogliamo i profughi siriani ma distruggiamo il loro paese
Francia e Gran Bretagna si preparano ad intervenire in Siria: una semplice analisi ragionata.
di Ricci Patrizio
I leader europei da 4 anni, dall’inizio della crisi progettata in Siria, mantengono
le stesse posizioni benché la situazione sia mutata. L’esodo in atto
delle migliaia di profughi sono la misura dell’opera di
destabilizzazione delle politiche europea messe in atto.
Le dichiarazioni rese in questi giorni dai maggiori leader europei non fanno ben sperare: il cancelliere britannico George Osborne ha affermato che (per avere) «un piano per una Siria più stabile e in pace» deve prevedere la lotta contro la «radice del problema: il malvagio regime di Bashar al-Assad e i terroristi dell’Isis».
Gli fa eco il primo ministro inglese Cameron ha la stessa ‘linea’: ‘bisogna combattere contro ISIS e contro la Siria‘.
Non dissimile è la posizione di Hollande che ha detto: ”… la soluzione non può passare dal mantenimento di Bashar al-Assad al potere in Siria. Ha sparato sul suo popolo, ha usato armi chimiche, è lui che ha rifiutato ogni discussione“.
Non dissimile è la posizione di Hollande che ha detto: ”… la soluzione non può passare dal mantenimento di Bashar al-Assad al potere in Siria. Ha sparato sul suo popolo, ha usato armi chimiche, è lui che ha rifiutato ogni discussione“.
martedì 15 settembre 2015
PCB: Si pentiranno i vescovi della Repubblica Ceca e della Slovacchia?
12 settembre 2015
Il Patriarcato Cattolico Bizantino
condanna categoricamente l’appello papale di liquidazione ai popoli
d’Europa del 6 settembre 2015 (vedi “La risposta all’appello di pseudopapa Francesco” http://vkpatriarhat.org.ua/it/?p=3706).
Con la presente lettera il Patriarcato si rivolge personalmente ad ogni vescovo della Repubblica Ceca e della Slovacchia.
Eccelenti vescovi cechi e slovacchi!
Che cosa significa la realizzazione
dell’appello del “papa” è chiaro ad ogni cittadino della Repubblica Ceca
e della Slovacchia. Si tratta del suicidio del cristianesimo e dei popoli cristiani che sono nel cuore dell’Europa. La posizione dei vescovi di Ungheria vi sia d’esempio:
Contro l’appello del papa ha protestato pubblicamente il vescovo Laszlo Kiss-Rigo: “Il papa non conosce la situazione reale! Molti profughi si comportano in modo cinico e superbo. Rifiutano cibo offerto. Non
sono i profughi. È veramente un invasione del nostro territorio.
Vengono con le grida “Allah acbar” e vogliono prendere il potere nel
nostro paese”.
Invasione islamica in Europa
PCB: La risposta all’appello di pseudopapa Francesco
8 settembre 2015
Quale obbiettivo sta dietro l’appello di
pseudopapa nei confronti dell’accoglienza dei profughi? Si tratta qui
dell’islamizzazione dell’Europa! Prima in modo manipolativo ha creato
l’opinione che nella questione dei profughi si tratta dell’aiuto alle
famiglie cristiane in situazione difficile. Ma quando la realtà ha
dimostrato che non si tratta dei cristiani, i clericali hanno subito
inventato la spiegazione che ai cristiani dev’essere uguale a chi
aiutare. Secondo il cardinale Duca i cristiani dovrebbero essere come
samaritano misericordioso e a chiunque aiutare. Hanno intenzionalmente nascosto che il frutto sarà l’autodistruzione propria e dei più vicini.
Un autentico e patriottico atteggiamento
nei confronti di artificialmente provocata onda di profughi ha il
Presidente di Repubblica Ceca: “Nemmeno un immigrante, altrimenti si scatena lavanga!”. Cercare di discernere a chi aiutare o no, come lo affermano suggestivamente i clericali, è una trappola e sconfitta.
Teoricamente si può discernere tra una famiglia profuga e l’omicida di
un gruppo terorista islamico, ma in pratica qualsiasi discernimento è
utopia. Gli immigrati sono senza passaporto e si è creata una pressione
incontrollabile. Le statistiche mostrano che 90% dei profughi sono
giovani musulmani. Insieme a loro arrivano terroristi mascherati come lo
testimonia la polizia. Islam nella sua radice ha il principio di una
liquidazione sanguinosa degli infedeli (jihad). Lo testimonia anche la
storia millenaria.
Con la distruzione dei territori
musulmani dagli americani (Libia, Siria, Iraq) è stata coscientemente
provocata una forte ondata di immigrazione. Essa è diventata uno mezzo
degli USA con cui sradicare il cristianesimo e la civiltà in Europa.
domenica 5 aprile 2015
Patriarca Elia: Separatevi dall’anticristo nel Vaticano
Lettera pastorale di Pasqua a tutti i cristiani
“Come avete udito che deve venire l’anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi.
Da questo conosciamo che è l’ultima ora” (1 Gv. 2, 18)
Noi, in quanto cristiani, dobbiamo entrare nella morte di Cristo lungo tutto l’anno. Ma in particolar modo dobbiamo vivere questa verità il Venerdì Santo (cfr. 2 Cor. 4, 10-11). Ogni Domenica, e soprattutto nel giorno di Pasqua dobbiamo rivivere profondamente il mistero del Battesimo che ci unisce con Cristo risorto. “… poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo” (Gal. 3, 27). Per mezzo del battesimo siamo stati innestati in questi misteri della nostra salvezza. Creiamo l’unità interiore con Cristo come il ramo con la vite (cfr. Gv. 15, 1-6). Tuttavia queste verità fondamentali dobbiamo vivificare attraverso il pentimento, altrimenti esse non sono efficaci. Il vero pentimento è chiamare la verità – la verità e la menzogna – la menzogna, l’eresia – l’eresia e il peccato – il peccato, sia in noi stessi che in altri, anche se rivestono le cariche ecclesiastiche. Noi dobbiamo separarci dall’eresia dell sincretismo e dallo spirito dell’anticristo.
mercoledì 11 febbraio 2015
Patriarca Elia: Le domande fondamentali al “papa” Francesco
Città del Vaticano
Il Primo Comandamento dice: “Io sono il Signore, tuo Dio,… non avrai altri dèi fuori di Me” (Deut. 5, 6-10). Per la violazione del Primo Comandamento arriva la punizione fino alla terza-quarta generazione, ma per la sua osservanza arriva grande benedizione.
Su questo fondamento del Primo Comandamento si basano altri comandamenti del Decalogo: rispetto dei genitori, divieto del omicidio, del adulterio, dei furti… Il Primo Comandamento richiede la venerazione dell’Unico Dio. L’eresia che nega la fede nel mistero del Dio Trino è il peccato. Oggi sono le eresie di teologia storico-critica (del neomodernismo) che negano la divinità di Cristo, il Suo sacrificio redentore sulla croce e la Sua risurrezione.
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