La conversione – il rapporto personale con Gesù Cristo (IV)
La Quaresima 2017
Se ad una persona giovane avrebbero domandato: “Vuoi essere felice?”, lei avrebbe senza dubbio risposto: “Sì!”, e in segno di approvazione avrebbe alzato due mani.
Ma quanto vuoi essere felice? Un giorno, una settimana, un’anno, 10 anni, 30 anni, intera vita fino alla morte? Vuoi essere felice anche dopo la morte?
L’uomo nel profondo dell’anima arde la felicità, ma un autentica felicità, che nessuno gliela potrà togliere. Poiché già un solo pensiero che la felicità possa finire provoca la tristezza. L’uomo cerca la felicità nei rapporti umani, nei beni temporali, in quantità di soldi, in carriera, in gloria umana, nel successo, cerca la felicità nei piaceri, nell’alcol, nelle droghe… Ma in questo la felicità non la troverà. Arrivano le delusioni, il vuoto ancora più grande, la solitudine e il dolore nell’anima. Già sant’Agostino questa sete di felicità ha espresso con parole: “Ci hai creato per Sé, o Dio, e non è tranquillo il cuore dell’uomo, finché non riposi in Te”.